L’estate del 2020 ci aveva illuso. Pensavamo di esser arrivati a un buon livello di normalità nei rapporti interpersonali, nello sport, nella socialità, pur indossando la mascherina e disinfettando in continuazione le mani col gel. Invece, arrivato l’autunno, eccoci nuovamente a contare decine di migliaia di persone positive al virus e centinaia di decessi ogni giorno. Con lo spettro del lockdown totale alle porte del Natale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci dice che in Europa abbiamo una classe dirigente che non ha fatto tutto ciò che poteva fare. Le nostre vite sono fortemente condizionate dal pericolo del contagio, il vaccino sembra in arrivo ma non è chiaro quanti e quali ne saranno i beneficiari, con l’economia in fortissima difficoltà. Inutile illuderci, purtroppo non siamo i soli a essere in ginocchio. Tutto il mondo è alle prese con il Covid-19 e lo sarà per molto tempo.
Occorre pensare a soluzioni intelligenti per il nostro lavoro, dato che per la pandemia non possiamo far nulla da soli. Abbiamo un prodotto o un servizio di cui il mondo ha bisogno in questo momento? Come possiamo adattare rapidamente la nostra offerta offrendo beni o servizi che sono ora prioritari o necessari? Se il negozio deve restare chiuso o i clienti non sono abbastanza, possiamo aprire una vetrina online? Tutto deve continuare ma con un assetto modificato, con strumenti adeguati al periodo, con una strategia adatta a ciò che il consumatore vuole e che gli è concesso ottenere, per esempio l’E-commerce.
Le aziende che in precedenza si basavano su vetrine su strada debbono definitivamente indirizzare i clienti su delle attività di vendita online. Molti negozi permettono ordinazioni via Web e la consegna a casa, molte palestre sono chiuse e offrono corsi di allenamento online per tutti i loro membri, i fornitori di servizi fanno assistenza in videoconferenza, i mercatini alimentari si organizzano per consegnare a casa. In questo scenario mutato rapidamente, le aziende possono usare i loro punti di forza per fornire prodotti essenziali anche se tali beni sono al di fuori della loro attuale offerta di prodotti. Una cosa è certa: mentre i virologi-star danno le loro previsioni a reti unificate, chi fa business deve trovare il modo di superare la crisi con piani d’azione innovativi.
L’attuale pandemia non finirà presto, purtroppo. Ma il pensiero può portare nuove opportunità in grado di scatenare un nuovo potenziale dell’azienda, per superare gli impatti sociali ed economici del Covid-19 con l’ambizione di far crescere nuovamente il business.